2017
SABATO 14 OTTOBRE 2017 ore 16.00
Castello di Bornato
Giovanni QUARESMINI presenterà il filo conduttore di alcune sue pubblicazioni per ragazzi.
Castello di Bornato
Giovanni QUARESMINI presenterà il filo conduttore di alcune sue pubblicazioni per ragazzi.
SABATO 21 OTTOBRE 2017 ore 16.00
Monastero di San Pietro in Lamosa Provaglio d'Iseo Delfino TINELLI Gli animali di Pinocchio e altre figure Edizioni Mannarino 2017 Su Pinocchio si è già scritto tutto e il contrario di tutto, ma forse mai si era entrati nel mondo e nello spirito di Collodi attraverso l'incontro singolare con tutti gli animali che popolano il paese del burattino più famoso del mondo "Le Avventure di Pinocchio" rappresentano l'odissea dei bambini, piena di vicende ed esperienze difficili che ostacolano il cammino verso la maturità; quest'odissea è qui ripercorsa attraverso l'incontro con i personaggi comprimari che per Collodi non sono certo i minori: dal Grillo-parlante alla Volpe e il Gatto, dalla Lumaca lentissima al Tonno saggio, passando per il terribile Pescecane e tutti gli altri. |
SABATO 28 OTTOBRE 2017 ORE 16.00
Castello Oldofredi - Paderno Franciacorta Fiammetta SEGALA Il cuore sul banco Edizioni Mannarino 2016 Cosa passa per la testa dei bimbi che frequentano la scuola elementare? Per la prima volta si trovano lontani dai genitori e, all’interno di una realtà tutta nuova, devono imparare a relazionarsi con gli altri. C’è la maestra, il loro migliore amico, il compagno che non sopportano, l’esercizio di matematica che proprio non capiscono e quel bambino che sembra diverso. Soprattutto per i bimbi più introversi, certi sentimenti possono essere difficili da esternare. Aiutandoli a mettere Il cuore sul banco, come si intitola il suo libro, la scrittrice e maestra Fiammetta Segala prende per mano questi bambini e li aiuta a esprimere le loro emozioni attraverso delle filastrocche che ripercorrono situazioni e difficoltà tipiche della scuola elementare. |
2015
Franca PIZZINI
Un'Eredità Lombarda. Da Milano alla Franciacorta Edizioni Mazzotta 2010 Il libro racconta la storia dei personaggi principali della famiglia dell'autrice: una madre, due padri (figli di due sorelle), tre nonne, alcuni zii, una zia importante e varie tate. Le genealogie e i rapporti familiari appaiono sullo sfondo di ville, castelli e palazzi, indietro nel tempo per almeno due secoli. La visione diretta dell'eredità materiale fa rivivere sentimenti e relazioni: la scoperta di diari, lettere segrete, fotografie, oggetti, quadri carichi di particolare significato nella storia della famiglia, suscita ricordi, emozioni e immagini che consentono di ricostruire il complesso filo delle vite parentali. Il racconto inizia nel Settecento con la vicenda Alari e Visconti di Saliceto a Cernusco sul Naviglio, continua nell'Ottocento con Cristina di Belgiojoso, legata alla genealogia femminile Dal Pozzo d'Annone a Milano e sul Lago Maggiore, e si conclude in Franciacorta con quella maschile. Ai primi del Novecento arrivano da Milano, in due dimore vicine, le due sorelle Litta Modignani: da loro discende una generazione che intreccia imprevedibili legami, e un'appassionata storia d'amore che sconvolge le relazioni familiari. La narratrice, divenuta infine erede di una delle due dimore, decide di restaurarla e aprirla al pubblico, tentando un nuovo percorso. Un'evidenza particolare assume nel racconto la storia dei Pizzini, che si svolge dalla Rovereto del XVIII secolo sino alla Franciacorta del XX. |
Enrico GIUSTACCHINI
Il giudice Albertano e il caso dell’uomo pugnalato fra le nuvole Liberedizioni 2015 Dalla Gavardo del primo romanzo, ora ci spostiamo entro le mura cittadine di Brescia, e da lì a Montichiari, o meglio, come si diceva all’epoca, Montechiaro. Albertano (personaggio realmente esistito, letterato e uomo politico, compilatore di importanti trattati filosofici e morali) è chiamato di nuovo a indagare su un delitto misterioso e inesplicabile. Come può un uomo venire ucciso in una stanza perfettamente chiusa dall’interno? Come ha fatto l’assassino a dileguarsi nel nulla, senza lasciare alcuna traccia del proprio passaggio? Nella dimora dei quattro fratelli Donati, sperduta tra la campagna e le paludi di Montechiaro, il giudice e il suo inseparabile amico e confidente Berengario devono affrontare un autentico rompicapo, in cui tutti i dettagli sembrano collidere tra loro. Anche stavolta, però, Albertano riuscirà, grazie al proprio straordinario acume e alla forza inesorabile e incalzante della ragione, a ricomporre le tessere impazzite del mosaico. E l’enigma avrà la sua logica soluzione. Al pari del primo romanzo, l’opera è però anche un documentatissimo viaggio nel tempo, che ci fa piombare a capofitto nel Duecento bresciano, alla scoperta di luoghi perduti (come il monastero benedettino dei Santi Cosma e Damiano, in città) o per fortuna tuttora esistenti (come la pieve di Montichiari), e che ci permette di rivivere personaggi e vicende indimenticabili, tra oscuri indovinelli e simboli indecifrati, terrificanti morbi e miracolose guarigioni, sapientissimi astrologi e sicari senza volto di sanguinarie sette segrete. |
Matteo BANDELLO
Novelle bresciane a cura di Pietro GIBELLINI MarcoSerraTarantolaEditore 2014 MATTEO BANDELLO (1485-1561) non fu solo il miglior narratore settentrionale del nostro Rinascimento. La sua fama volò in tutta Europa: fu da lui che Shakespeare attinse la storia di Giulietta e Romeo, ed altre sue novelle, comiche, tragiche o grottesche, furono riprese da Lope de Vega, Webster, Cervantes, D’Annunzio. Lo scrittore amò dirsi lombardo, ma questo libro ci rivela un insospettato Bandello bresciano. Un gruppo di novelle ambientate nella nostra città o nel suo territorio, dedicate ad amici bresciani o raccolte nella loro cerchia, in un salotto aristocratico o in una scampagnata a Mompiano, forma questa sorprendente antologia. Che trucco usa il curato valsabbino per farsi la bella montanara? E quel matto di un valtrumplino che si spaccia per medico nella città assediata non si merita i cazzotti che piglia al Carmine? Sapevate che Pia de’ Tolomei aveva un amante? Come finisce quel duello mortale tra un frate e un signore veneziano che si contendono una sgualdrina? Quanto alle corna, ci sono quelle che finiscono in letizia e quelle che il coniuge geloso lava nel sangue... Questo maestro del racconto ci strappa risa irresistibili e brividi di orrore, con uno stile fresco ed elegante, infischiandosene che il suo “parlato” spiaccia ai puristi toscani. E ci dà uno squarcio della vita bresciana del tempo, fra le conversazioni mondane e le tempeste della guerra. |
Dezio PAOLETTI
Paesaggi Agrari ed Architetture Rurali nel Territorio Bresciano Fondazione Civiltà Bresciana In coso di pubblicazione La ponderosa iniziativa editoriale della Fondazione Civiltà Bresciana Paesaggi Agrari ed Architetture Rurali nel Territorio Bresciano giungerà in porto entro dicembre 2015. L’opera sarà stampata in due volumi, riccamente descritti da una composita equipe ed illustrati da almeno 2.000 foto mirabilmente inserite in 720 pagine, nel prestigioso formato di copertina 23,5x31,5 che risulta ancor più sontuoso a libro aperto, quasi sempre impaginato affinché testo ed immagini risultino visibili sia sulla pagina sinistra che su quella destra in continuità di descrizioni ed illustrazioni dell’ambito territoriale presente in quelle due pagine. Il complesso lavoro di impaginazione è avvenuto presso L’Accademia Santa Giulia di via Tommaseo a Brescia eseguito nel biennio 2013-2014 alla stregua di uno stage universitario diretto dal prof. Claudio Gobbi e prolungatosi nel primo semestre 2015 per adempiere alle ultime finiture. Nel Primo volume è la Grande Pianura ad essere protagonista assoluta preceduta da capitoli spesso inediti per comprendere la peculiarità ed unicità della realtà assai composita compresa nella più estesa provincia lombarda che detiene anche il primato nazionale di efficienza e ricchezza nel settore dell’agricoltura. Assai significativa anche l’immagine di copertina: in primo piano uno dei tre splendidi portali che immettono al monumentale complesso rurale del Castelletto di Quinzano (e sullo sfondo il nucleo centrale di Castelletto Palazzo con chiesetta, nucleo padronale e componenti rustiche. Il portale, articolato con due pilastrate in pietra di Botticino sull’ ingresso carrabile e due più contenute composizioni ai suoi lati, si presenta come un chiaro invito ai lettori ad entrare nell’interno della pubblicazione. Sul retro un significativo riquadro di un manufatto irriguo: la fitta rete irrigua infatti è alla origine del primato bresciano della sua agricoltura. Il Secondo volume inizia con le spettacolari bellezze paesaggistiche e le originalità tipologiche delle architetture rurali sia degli ambiti di montagna e di collina e sia della Franciacorta, della Valtenesi e Basso Garda seguiti dall’ampio capitolo “Altri aspetti peculiari della realtà rurale” in cui sono inseriti gli apporti di Luciano Anelli (Il paesaggio agrario e le cascine bresciane nella pittura dei secc. XV-XIX); di Sandro Guerrini (Le istituzioni ecclesiastiche e l'architettura rurale); di Giovanni Paltrinieri (Gli orologi solari e la misurazione del tempo); di Angelo Locatelli (Il linguaggio delle campane; La religiosità popolare nel territorio bresciano; Torrette colombaie e passeraie tra architettura e tradizione del territorio bresciano; Tra prati, pascoli, architetture foraggere. Geometrie umane tra natura e artificio) ed infine Gianpietro Bara e Fiorenzo Pandini con Economia, politica e cambiamenti del paesaggio agrario. Da rilevare inoltre nei due volumi anche specifici apporti realizzati nel formato SCHEDA che si intercalano fra i vari capitoli sia per un loro completamento che per un approfondimento di specificità solamente accennate. Particolare attenzione è stata dedicata anche alle eccellenze agroalimentari espresse dai vari ambiti territoriali trattati nell’opera, mentre per l’ambito di Pianura si è dedicato un capitolo di otto pagine curato da Anna Bossini. L’opera è stata presentata giovedì 15 ottobre ad Expo 2015 a Milano nel Padiglione Lombardia. |
2014
Copyright © 2014 Rita Faggiani